La crioterapia locale dopo un trattamento laser
Il laser è una tecnologia sempre più diffusa in medicina estetica per la sua grande versatilità. Dai primi apparecchi dall'azione molto aggressiva sulla pelle, oggi sono disponibili laser ultra sofisticati, meno invasivi, che agiscono con la massima precisione e con risultati sorprendenti. Le applicazioni di questa metodica sono sempre più numerose. Vediamo le principali.
Un laser per ogni esigenza
Il laser CO2 frazionato si utilizza per distendere le rughe, ridare compattezza alla pelle, ma anche per ridurre le cicatrici come le smagliature. Se si vogliono combattere i cedimenti cutanei è disponibile un laser a diodo, mentre per eliminare couperose, rosacea, teleangectasie, ma anche angiomi si usano apparecchi che hanno una lunghezza d'onda molto specifica, Deve essere infatti tarata per essere assorbita dal colore rosso, che è quello dell'emoglobina, responsabile degli inestetismi. In questi casi il medico si serve spesso di un dye laser.
Se il problema sono i capillari dilatati delle gambe occorre un laser, come il neodimio yag, con una notevole capacità di penetrazione e che sia allo stesso tempo selettivo per il colore rosso.
Per le macchie sul viso c'è il laser Erbium-Glass o il Q switched, a seconda del tipo di discromia: entrambi sono molto delicati sulla pelle. Mentre se ci si vuole sbarazzare dei peli di troppo ci sono i laser ad Alessandrite o a diodi, a seconda del tipo di pelo, ovvero del suo colore e spessore.
Cosa fare prima e dopo il laser
- Prima di un trattamento con il laser CO2, dal momento che è ablativo (ossia vaporizza strati di tessuto) e arriva in profondità, il medico può prescrivere una terapia antibiotica orale. Se si è soggetti a herpes simplex, consiglierà di assumere in via preventiva un antivirale specifico.
- In alcuni casi, un settimana prima, lo specialista eseguirà uno “spot-test” sotto l'orecchio per vedere come reagisce la pelle.
- Niente trattamenti aggressivi nei giorni precedenti la seduta: scrub o creme esfolianti non sono consigliati.
- Dopo la seduta e per 7- 15 giorni in base al tipo di procedura seguita, il medico suggerirà l'utilizzo di creme lenitive e rigeneranti a base, per esempio, di pantenolo e glicerina. Indispensabile sempre la protezione solare nelle zone esposte (spf 50 per il viso).
- Dopo un trattamento di epilazione è prudente aspettare due settimane prima di prendere il sole per evitare la formazione di macchie scure.
I benefici del freddo dopo una seduta con il laser
I risultati sempre più performanti dei trattamenti laser vanno di pari passo in alcuni casi con un certo grado di disagio e potenziali effetti collaterali, soprattutto nel caso dei laser ablativi o di quelli vascolari. Uno dei modi per ridurre questi effetti indesiderati e accelerare il processo di recupero è utilizzare il freddo.
Dopo una seduta con il laser, è normale sperimentare bruciore, talvolta dolore e gonfiore nella zona trattata. L'applicazione del freddo, sotto forma di ghiaccio o dispositivi refrigeranti può aiutare a ridurre il disagio e il dolore. Questo perché il freddo agisce come un anestetico naturale, riducendo la sensazione di fastidio durante tutto il periodo di recupero. Il gonfiore in particolare è un effetto collaterale comune dei trattamenti laser, soprattutto in quelli che coinvolgono il rinnovamento della pelle.
L'applicazione di freddo è fondamentale perché induce la vasocostrizione, ovvero la contrazione dei vasi sanguigni, riducendo così la perdita di fluidi nella zona trattata. Inoltre raffreddando la cute si riduce il rischio di complicazioni come infezioni o irritazioni e si stimolano i processi di guarigione naturali, consentendo alla pelle di rigenerarsi più rapidamente.
La crioterapia locale dovrebbe però essere asciutta per non irritare le pelli infiammate. Meglio ancora se la temperatura rimane costante. In ogni caso si deve avvertire una piacevole sensazione di sollievo per cui il freddo non deve mai essere troppo intenso: se è eccessivo infatti potrebbe peggiorare l'infiammazione.
Attenzione, comunque: è importante consultarsi prima con il proprio medico sulle modalità di applicazione dei dispositivi ghiacciati in modo da trarne tutti i benefici senza incorrere in nessun effetto collaterale.